L’Etna, tra i vulcani più attivi al mondo, rischia di “morire” nel mare. Quali sono le cause che stanno facendo scivolare il vulcano nello Ionio?
Negli ultimi giorni si sono susseguiti diversi terremoti in provincia di Catania, a Biancavilla, quella frazione nota come Paesi Etnei. Da sempre, il popolo catanese è a contatto con il vulcano: l’Etna, infatti, ha più volto distrutto la città di Catania, con la sua potenza eruttiva. Di conseguenza, i terremoti degli ultimi giorni hanno seminato il panico tra il popolo catanese: è l’Etna che si sta preparando a una nuova eruzione? Per questa volta, il vulcano non sembrerebbe colpevole, ma ci sono altri aspetti che stanno facendo preoccupare gli studiosi e i ricercatori. E che dovrebbero farci riflettere su come la natura stia cambiando negli ultimi anni.
Il vulcano più alto d’Europa sta lentamente scivolando nel mare. Costantemente monitorato, sono stati tre ricercatori italiani a fare l’annosa scoperta, grazie allo studio finanziato e coordinato dal Centro Tedesco Helmholtz: Francesco Guglielmino, Giuseppe Pugnisi e Alessandro Bonforte. Ma per quale motivo l’Etna si sta avvicinando pericolosamente allo Ionio? Pare che nelle acque ci sia una sorta di motore sommerso in grado di attirare il vulcano, facendolo spostare di qualche centimetro ogni anno. Lo spostamento è lieve, si parla di qualche centimetro. Tuttavia, nel maggio del 2017, l’Etna si è mossa di ben 4 centimetri in 8 giorni. Un dato allarmante e preoccupante, ma finora è stato l’unico caso isolato. Fino a poco tempo fa, si riteneva che la colpa fosse da addurre alla camera magmatica del vulcano. Oggi, invece, sappiamo per certo che il motore sommerso sta cambiando la geologia del territorio. Il motore si trova a una distanza di 15 chilometri dalla costa ed è a 1.2000 metri di profondità.
Che cosa potrebbe accadere se l’Etna cedesse alla forza del motore?
La preoccupazione maggiore è che la convergenza delle due forze, l’Etna e il Motore Sommerso, possa causare uno tsunami di entità paurosa. Quest’ultimo potrebbe piegare definitivamente Catania. Attualmente, i ricercatori non sono in grado di prevedere quando accadrà e se accadrà. Tuttavia, non è un’ipotesi da escludere ed è quanto mai necessario prendere delle precauzioni per monitorare ulteriormente questo lato dell’Etna fino ad oggi sconosciuto. L’Etna potrebbe dunque morire nel mare, e un giorno essere solo un ricordo. I ricercatori troveranno un modo per arrestare questo evento?