Poche ore fa il Ministero della Salute ha allertato i cittadini: è allarme salmonella nelle cozze in Italia. Ecco a cosa fare attenzione.
Il Ministero della Salute ha allertato i cittadini italiani su un lotto di cozze che sta provenendo dalla Grecia e che sono contaminate dalla salmonella. L’avviso si è concentrato maggiormente al Sud Italia, poiché il bel tempo ha resistito in autunno inoltrato e di conseguenza si consuma ancora una notevole quantità di pesce. I cittadini sono stati allertati subito: dopo avere avuto la conferma, è stata avvisata anche la Rasff. Quest’ultima è il sistema di allerta in Europa per la sicurezza alimentare. Le cozze sarebbero state distribuite in molti paesi d’Europa e l’allarme non riguarda solamente in Italia.
Successivamente, il Rasff ha diramato un comunicato in cui ha spiegato come consumare le cozze. Anzitutto, bisogna fare controllare le cozze dalla Asl locale, che è in grado di riconoscere il batterio. In questi giorni è assolutamente vietato mangiare cozze crude con provenienza dalla Grecia. La salmonella, infatti, rappresenta un rischio maggiore per il nostro organismo, se l’alimento contaminato viene consumato crudo. L’attuale problema è che non si conosce ancora né l’entità del danno, né quali siano le partite di cozze contaminate dalla salmonella. Purtroppo, quest’ultime sono state vendute sia alla grande distribuzione, sia alle pescherie o ai mercati rionali.
Per adesso, sarebbe opportuno acquistare solamente le cozze nei sacchetti che riportano una provenienza sicura. I maggiori timori riguardano i canali illegali del commercio, in cui i sacchetti verrebbero venduti senza le dovute precauzioni o gli avvertimenti del caso. Ricordiamo che i sintomi della salmonella sono i seguenti: vomito, diarrea, dolori addominali, febbre e nausea. In presenza di questi sintomi, vi consigliamo caldamente di andare subito dal vostro medico di base o, in alternativa, in ospedale, dove seguirete la terapia opportuna. In alcuni casi estremi, la salmonella è totalmente asintomatica e la patologia sfoga quando l’organismo è a rischio.