Ottavo test missilistico in sette mesi da parte della Corea del Nord, e secondo in una sola settimana. Gli Usa forniscono Seul di uno scudo antimissile per proteggersi dalla minaccia di Kim Jong-un, John Kerry: «Pronti per una risposta efficace e schiacciante»
Secondo test missilistico fallito in una settimana per la Corea del Nord, che ha lanciato un Musudan di media gittata dalla città di Kusong, nell’ovest del paese, attorno alle 6,30 (ora locale) del 20 ottobre. Lo hanno dichiarato le forze armate statunitensi e sudcoreane, secondo cui il missile è esploso poco dopo il decollo. Si tratta del secondo tentativo in una sola settimana e l’ottavo in sette mesi da parte della Corea del Nord, di testare un missile con una gittata di tremila chilometri, missile che secondo gli esperti potrebbe diventare operativo già all’inizio del prossimo anno. Il comando di difesa aerospaziale nordamericano (Norad) ha spiegato che il missile Musudan, che possiede una gittata tale da raggiungere anche il territorio Usa di Guam, non ha costituito alcuna minaccia, proprio come quello lanciato qualche giorno prima ed esploso poco istanti dopo l’accensione. Tra tutti i tentativi, quello che ha avuto maggior successo finora è stato quello del 22 giugno, quando il missile lanciato dalla Corea del Nord ha coperto circa 400 km raggiungendo un’altitudine superiore ai 1.400 km.
John Kerry: «Risponderemo con efficacia»
Il gesto è stato subito condannato da Washington, che ha ripreso Pyongyang per aver utilizzato una tecnologia missilistica balistica violando per l’ennesima volta la risoluzione Onu. Intanto la Corea del Sud ha fatto sapere che presto disporrà di uno scudo antimissile, fornito dagli Usa, per proteggersi dalla minaccia rappresentata da Kim Jong-un. A dichiararlo è il capo della diplomazia Usa John Kerry: «L’uso dell’arma nucleare della Corea del Nord sarà accolto con una risposta efficace e schiacciante, dispiegheremo non appena possibile un sistema avanzato antimissili per il nostro alleato coreano», ha detto ricevendo il ministro degli Esteri sudcoreano Yun Byung-se, quello della Difesa Han Min-Koo e il capo del Pentagono Ashton Carter. Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu sta studiando intanto nuove sanzioni contro Pyongyang per il quinto test nucleare realizzato a settembre.