Alice Zanardi, sindaca Pd del comune di Codigoro, in provincia di Ferrara, annuncia un aumento delle tasse per coloro che ospitano i profughi, in aggiunta a verifiche fiscali e sanitarie sulle strutture private messe a disposizione dai cittadini per l’accoglienza.
La comunicazione è avvenuta tramite Facebook, sulla pagina ufficiale del comune. Prevedibili le polemiche e le reazioni sul web; la cittadinanza appare divisa tra chi sostiene la necessità di misure volte a limitare l’affluenza di immigrati e chi non ritiene questa dura linea conforme alla politica di inclusione che dovrebbe distinguere il Pd.
La sindaca però ha subito rettificato: quella delle tasse è una provocazione, spiega, anche perché non sa ancora se sia tra i suoi poteri una diversificazione sulla base di queste motivazioni. Quel che è certo è che manderà i controlli di Ausl, ufficio tecnico del comune e polizia municipale per verificare l’adeguatezza delle strutture private ospitanti. Sarà allertata anche la Guardia di Finanza per le ispezioni fiscali, in modo da distinguere chi è mosso da spirito umanitario da chi invece dai rimborsi pubblici.
La Zanardi sottolinea ulteriormente che la sua esasperazione è data esclusivamente da un fattore numerico: non si tratta di accoglienza, ma del fatto che la soglia di 2,5 immigrati per mille abitanti prevista dalla legge sia stata ampiamente superata, raggiungendo il 10 per mille. Il comune conta poco più di 12mila abitanti, e ai 75 profughi già presenti il prefetto ne ha aggiunti ulteriori 40: lo stato di emergenza obbliga infatti le autorità ad una distribuzione legata a ragioni di spazio più che di pedissequo rispetto dei limiti legali.
Le verifiche di abitabilità e rispetto delle norme igienico-sanitarie saranno avviate da lunedì 7 agosto e riguarderanno gli edifici e seconde case messe a disposizione da alcuni cittadini di Codigoro, tra le quali vanno annoverati un albergo e due case famiglia.