Spagna, rilasciati due dei tre aggressori di Niccolò

Sembra essere ancora lontana la giustizia per Niccolò Ciatti, il giovane fiorentino pestato a morte nella notte tra venerdì e sabato da tre ragazzi ceceni nella discoteca St. Trop’ a Lloret de Mar, in Costa Brava; una banale spinta sulla pista da ballo che si è trasformata in una mortale rissa tre contro uno.

Il giudice catalano a capo dell’inchiesta ha disposto l’arresto solo per uno dei tre massacratori, il 24enne Rasul Bisultanov, incastrato da testimonianze e filmati delle videocamere di sorveglianza. Il giovane ha assestato il colpo fatale in pieno volto, mentre Niccolò era già a terra. Secondo il rapporto dei Mossos d’Esquadra i tre hanno ricevuto un addestramento paramilitare, ipotesi avvalorata dalle caratteristiche fisiche e dalle modalità di pestaggio. Bisultanov, in particolare, partecipa da sei anni ai campionati di lotta libera, ma l’allenatore Jean-Luc Beck ne dipinge un ritratto diametralmente opposto a quello del ragazzo violento che ha commesso un efferato omicidio: “Si tratta di un ragazzo non violento”, dichiara l’allenatore, “tranquillo, che non ha mai provocato problemi”.

Gli altri due, un 20enne e un 26enne, sono stati rilasciati ieri sera e sono rientrati nei pressi di Strasburgo, dove vivono da qualche anno come richiedenti asilo politico. Rimangono entrambi indagati per omicidio, e uno dei due ha il divieto di lasciare la zona di Schengen.

Sandro Fallani, il sindaco di Scandicci, piccolo paese vicino Firenze dove Niccolò viveva con la famiglia, ha commentato il rilascio dei due aggressori: “Ma quello che chiede la nostra comunità e quello che chiede la famiglia, che ho incontrato stamane,” sottolinea Fallani, ” è che sia fatta giustizia per un delitto così efferato e insensato”.

Stamattina i commercianti del mercato di San Lorenzo, dove Niccolò gestiva un banco di ortofrutta insieme alla zia, hanno voluto ricordare il giovane ponendo sul suo banco orchidee bianche e fotografie di quello che secondo la fidanzata Ilaria era un “gigante buono”.