Continua la politica di Ryanair di riduzione dei voli per far fronte ai problemi di personale che da qualche tempo affliggono la compagnia.
Evidentemente non devono essere bastate le cancellazioni dei giorni scorsi, a causa delle quali da metà settembre fino a fine ottobre sono stati soppressi più di 2.000 voli per un totale di 315.000 passeggeri lasciati a terra.
Da novembre ad aprile saranno cancellati altri 18.000 voli
In una nota rilasciata dalla compagnia irlandese in data odierna pare infatti che il trend verrà confermato. A partire dal 10 novembre prossimo ogni giorno decolleranno 25 aerei in meno rispetto a quelli previsti, ai quali se ne aggiungeranno altri 10 da Aprile 2018. In totale, si dovrebbe raggiungere la notevole cifra di 18.000 voli cancellati. Le ragioni di una tale decisione, si legge nella nota, vanno ritrovate nella necessità di “ridurre al minimo il rischio di ulteriori cancellazioni”. Fra le città italiane interessate ci sono Genova, Palermo, Parma Pisa, Roma, Trapani, Trieste e Venezia.
Gli utenti coinvolti da questo cambiamento saranno circa 400.000, che ora dovranno quindi rivedere i propri piani di viaggio. Se hanno già prenotato il loro biglietto, gli interessati potranno comunque far richiesta di modifica inviando una e-mail non più tardi di 5 settimane prima della prevista partenza.
In alternativa sarà possibile chiedere il rimborso pieno, o un codice sconto variabile dai 40 agli 80 euro su un’altra tratta.
O’Leary abbandona Alitalia: è una distrazione
L’attuale situazione deve aver influito in maniera determinante anche sulle future mire di espansione da parte della società. Nella nota si legge che Ryanair in questo periodo ha come prima preoccupazione quella di far svanire ogni ulteriore distrazione “per il managemet, a partire dal proprio interesse per Alitalia.” Proseguendo di aver “notificato ai commissari che non porteremo avanti l’interesse in Alitalia né presenteremo alcuna ulteriore offerta per l’aviolinea”.
Una mossa non sorprendente alla luce dei fatti recenti, ma che stride nettamente con le dichiarazioni rilasciate in pompa magna dai vertici Ryanair nei mesi precedenti, e che obbligano i commissari italiani a sondare altri lidi per cercare di sanare la preoccupante situazione della compagnia di bandiera.