Aumenta terribilmente il bilancio dei morti dovuto ai roghi che da due giorni hanno piegato la California: il computo delle vittime arriva a 31, mentre circa 300 sono i dispersi e 150 i feriti.
Le più colpite sono le contee di Napa, Sonoma e Solano, che hanno raggiunto un “inquinamento atmosferico senza precedenti.
È allarme lanciato dalle autorità di Stato: i forti venti che stanno investendo l’area potrebbero causare il divampare di focolai anche nelle prossime ore, e il il capo dei vigili del fuoco Ken Pimlott ha dichiarato che “la situazione continuerà a peggiorare prima di migliorare. Si tratta di un evento serio e catastrofico“.
Nella giornata di oggi sono state chiuse le scuole di San Francisco, misura resa necessaria dalla nube tossica
Oggi le scuole saranno chiuse in tutta la Bay Area di San Francisco: è una delle misure di emergenza rese necessarie dalla nube tossica i cui valori hanno superato i livello di guardia. Basti pensare che gli incendi hanno generato l’emissione di circa 10.000 tonnellate di Pm2.5, cioè polveri sottili, la stessa quantità registrata annualmente dalle automobili che circolano nella zona.
Le soluzioni adottate per placare il fuoco non hanno fino ad ora grossi risultati. Un boeing 747 è stato trasformato in un Canadair, e 30 aerei anti incendio sono stati mobilitati insieme a 73 elicotteri. A terra sono stati invece disposti 8.000 vigili e fuoco coadiuvati da 550 mezzi. Da qualche ora si può contare anche sui reparti bulldozer e scavatrici della guardia nazionale, con cui si stanno scavando trincee per bloccare il divampare delle fiamme.
Arriva un’allerta sanitaria dal distretto per la gestione della qualità dell’aria della Bay Area e che sarà valida per i prossimi tre giorni: il consiglio è quello di evacuare presso zone meno colpite o trovare riparo nelle strutture dotate di filtri per l’aria. A chi intende rimanere si suggerisce l’uso di una mascherina di tipo N95.