Non accenna a placarsi il polverone sollevatosi a seguito della faccenda che ha visto i tifosi della Lazio macchiarsi dell’ignobile gesto di aver realizzato adesivi e volantini ritraenti Anna Frank con la maglia della Roma.
Le creazioni artistiche, se così possono essere definite, degli Irriducibili sono diventate virali dopo il match di domenica scorsa fra Lazio e Cagliari. La Nord era chiusa per ragioni di ordine pubblico, ma una frangia di ultras biancocelesti ha avuto la possibilità di accomodarsi in curva Sud – quella della Roma – salvo riservarsi la libertà di tappezzarla di adesivi offensivi per la tifoseria giallorossa, la comunità ebraica e chiunque abbia il minimo senso del decoro.
Immediata la replica del club, che volendo tracciare una linea divisoria fra quanto accaduto e l’onorabilità della squadra ha fatto visita alla Sinagoga di Roma nelle persone del presidente Lotito e due calciatori: Wallace e Felipe Anderson. Qui è stata deposta una corona di fiori in memoria delle vittime italiane dell’olocausto.
Un bel gesto che comunque sembra non trovare altrettanta nobiltà negli intenti, almeno da quanto trapela da una registrazione che alcuni passeggeri presenti sul volo che accompagnava Lotito a Roma hanno deciso di rendere pubblica. Il presidente laziale era al telefono, e lo si sente nitidamente affermare che “non valgono un c… questi”. Motivo dell’irritazione, il fatto che all’incontro imminente avrebbe presenziato solo il rabbino ma non il vice rabbino o altre figure di spicco, a differenza di quanto era accaduto in un’analoga visita a New York.
Ancora più esplicativa la chiosa della conversazione, che termina con un laconico: “Famo ‘sta sceneggiata… te rendi conto”.
Lotito ha voluto subito smentire la liceità della registrazione (ascoltabile su YouTube), ma l’audio non sembra lasciare dubbi sulla sua autenticità.
Ancora nessuna dichiarazione da parte degli esponenti della comunità ebraica capitolina, che comunque già prima che trapelasse la registrazione avevano fatto sapere che “ci sarebbe voluto ben più di una corona di fiori”.
Corona di fiori che è stata ripescata poco fa dalle acque del Tevere.