Il movimento 5 stelle riesce ad espugnare Ostia: il X municipio di Roma si è espresso in favore di Giuliana Di Pillo, esponente del movimento dal 2007, con una percentuale del 59,7 contro il 40% dell’avversaria Fdi Monica Picca.
Esulta la neo presidente con un tweet: “È la vittoria di tutti i cittadini e della voglia di rinascita. Da domani inizierà a rimboccarmi le maniche per dare fiducia a tutti quei cittadini che ora sono disamorati”.
Le elezioni d Ostia sono state una cartina tornasole importante sotto diversi aspetti. Anzitutto la cittadina, che ospita oltre 230mila abitanti, è da anni zona di difficile amministrazione: problemi di natura e economica e sociale hanno fatto sì che gradualmente la criminalità organizzata si sostituisse allo Stato, fatto riscontrabile nel 9% di consensi ottenuto da Casa Pound durante il primo turno. E non si dimentichi il caso del giornalista Daniele Pervincenzi aggredito con una testata e violente minacce verbali da Roberto Spada.
In secondo luogo i risultati confermo la fiducia del territorio sulle azioni del m5s, e in particolare di Virginia Raggi, ormai in carica da oltre un anno. La sindaca, evidentemente soddisfatta della vittoria e di come questa dia supporto anche al suo operato, ha dichiarato che: “Stiamo tra i cittadini e sentiamo che sono con noi per il cambiamento”.
Monica Picca però ribatte, e sottolinea come “all’idroscalo, dove sono rappresentati i voti di Casa Pound, noi abbiamo perso e loro hanno guadagnato circa mille voti”; chiara allusione di come, secondo la candidata, i voti dell’estrema destra gestiti da Casa Pound e dalla famiglia Spada sarebbero transitati al movimento.
Ma chi vince davvero, un po’ come le elezioni regionali in Sicilia, è l’astensionismo. Se il primo turno aveva visto solo il 36,1% degli aventi diritto esercitare le proprie funzioni, il secondo turno ha subìto un ulteriore ridimensionamento dell’affluenza, passando al 33,5%.