Le elezioni politiche del 4 marzo si avvicinano. Sono le prime in cui verrà applicato il Rosatellum, il nuovo sistema elettorale misto tra maggioritario e proporzionale. Può quindi essere utile vedere come compilare correttamente la scheda, così che il voto non vada invalidato.
Per la Camera sono previsti 232 collegi uninominali, per il Senato 116, ciascuno dei quali avrà il suo vincitore. I rimanenti posti al Parlamento saranno attribuiti con i collegi proporzionali, che eleggeranno anche i 18 deputati e senatori eletti nella circoscrizione Estero.
Il metodo di assegnazione dei seggi uninominali è molto semplice: sono attribuiti al candidato che ottiene più voti. I collegi plurinominali invece vedranno l’elezione di più candidati in base proporzionale, cioè rispetto ai voti ottenuti dalle liste, che sia singolo partito o coalizione.
Si riceveranno due schede, una per la Camera e una per il Senato (quest’ultima solo dai 25 anni). Le schede, uguali nella struttura, presentano i candidati al proprio collegio uninominale e il contrassegno della lista o coalizione per il collegio plurinominale. Accanto alle list si troveranno i massimo quattro nominativi dei candidati nel collegio plurinominale.
Se si barra solo il simbolo del partito, il voto andrà sia al candidato uninominale sia al partito nella parte proporzionale.
Se si barra il nome del candidato uninominale, per il proporzionale il voto andrà in quota parte alle liste della coalizione a sostegno del candidato.
In caso di doppio segno raccomandiamo la massima attenzione: non è ammesso il voto disgiunto, quindi i due segni vanno apposti nella stessa area. Scelto un candidato, si può poi mettere una X solo sulla lista che lo appoggia, altrimenti la scheda sarà considerata nulla.
La soglia di sbarramento per le liste è del 3%, mentre per le coalizioni del 10%. Tuttavia al Senato potrà ottenere seggi anche chi, pur non avendo ottenuto il 3% su base nazionale, avrà superato la soglia del 20% anche solo in una regione.