L’individuazione di testate giornalistiche affidabili o contenenti fake news sarà in mano agli utenti. Chi usufruisce di Facebook avrà infatti la possibilità di contribuire a segnalare piattaforme che divulgano notizie false o distorte rispondendo a due domande: “Conosci questo sito?” e “Quanto ti fidi?“.
L’algoritmo prevede che, una volta raccolti i dati, l’home page di ciascun utente presenti notizie ritenute attendibili e sicure dalla maggior parte di coloro che le hanno valutate. Ricordiamo che Facebook raccoglie oltre due miliardi di utenti.
Al momento si tratta solo di un test, partito in questi giorni negli Stati Uniti. Lo stesso Mark Zuckerberg ha dichiarato che si tratta di una vera e propria rivoluzione che cambierà il modo di approcciarsi alle notizie che si leggono su Facebook.
Secondo Vincenzo Cosenza, esperto di social media, questo però sarebbe solo il primo passo. Ritiene poco probabile affidare scelte così importanti a due domande e alla vasta platea del popolo online: “Mi sembra più una prova per capire se è la strada giusta oppure no“. Potrebbero quindi esserci, dopo questa prima fase del test, ulteriori elementi di valutazione.
La community del social network avrà l’enorme potere di discriminare tra fonti ritenute sicure e quelle invece considerate “sospette”. Community che è la stessa ad aver alimentato fake news condividendole e sostenendone le ragioni, ma che in questo momento può ergersi a giudice.
Il capo del news feed di Facebook, Adam Mosseri, ha però sottolineato che “la fiducia è solo uno dei tanti parametri, ma che viene applicato solamente per i publisher dei quali non abbiamo dati sufficienti, e non influenza la maggior parte dei media”. In breve, sebbene questo voto popolare non tocchi grandi testate giornalistiche, terrà comunque le redini dei piccoli scrittori.
E speriamo che la saggezza di zio Ben venga assorbita dai tanti supereroi del web: “Da un grande potere derivano grandi responsabilità”.