Stando a quanto riporta El Pais, ieri notte è stato arrestato dalla Guardia Civil spagnola presso Teruel Norbert Feher, assurto alla cronaca nera italiana come “il killer di Budrio“, o più semplicemente Igor.
Immediata la reazione della autorità italiane, primo fra tutti il Ministro dell’Interno Minniti che ha voluto ringraziare le forze dell’ordine iberiche sottolineando come Spagna e Italia abbiano attivamente collaborato alla cattura del malvivente.
L’arresto nella notte dopo una sparatoria
La cattura è avvenuta intorno alle 2.50 del mattino, a seguito di un conflitto a fuoco nella località di El Ventorillo, situata fra Teruel e Albalete. Il ricercato portava con sé diverse armi da fuoco, alcune delle quali sottratte a poliziotti spagnoli.
Sull’auto di Igor sono state immediatamente prelevate le impronte digitali e, una volta confrontate con quelle presenti nei database condivisi delle forze dell’ordine europee, risalire all’identità del killer di Budrio è stata questione di attimi. Prima di scappare ed essere catturato in Spagna, Igor aveva seminato il panico nelle campagne ferraresi e bolognesi con furti e omicidi per più di un anno e mezzo.
Ex soldato serbo, ben addestrato alle operazioni di guerriglia e mimetizzazione, era riuscito ad espatriare in Spagna, uccidendo anche lì. Prima dell’arresto di ieri, due cittadini spagnoli sono caduti sotto i suoi colpi.
Almeno cinque le vittime accertate
A Igor vengono imputate almeno cinque uccisioni. Oltre a quella sospetta del metronotte Salvatore Chianese (2015), sono certe quella di Davide Fabbri (barista che aveva cercato di difendere la sua attività da un tentativo di rapina lo scorso primo aprile) e quella di Valerio Verri (guardia ecologica volontaria nelle campagne di Portomaggiore).
In Spagna hanno perso la vita per mano sua gli agenti Víctor Jesús Caballero Espinosa (38 anni), Víctor Romero Pérez (30 anni) e José Luis Iranzo, il proprietario di un appezzamento che accompaganva i due agenti alla ricerca di un non meglio precisato assaltatore di fattorie.
La furia omicida di “Igor il russo” si è fermata ieri, dopo quasi due anni di latitanza. L’Italia chiederà l’estradizione.