Molti anni fa si sentiva parlare di Geloni, era un tema abbastanza sentito nella stagione fredda; oggi il termine Geloni rappresenta quasi un qualcosa di desueto, di dimenticato ma i geloni non esistono davvero più o semplicemente hanno cambiato nome? Andiamo a scoprirlo.
Cosa sono i Geloni
Con il termine Geloni si intendono i danni provocati ai tessuti dall’esposizione al freddo. I danni sopraggiungono normalmente con temperature inferiori allo zero ma in alcune circostanze particolari potrebbero verificarsi anche con temperature leggermente superiori ma sempre intorno allo zero.
Ovviamente sono maggiormente soggette ai geloni le aree corporee più periferiche e esposte alle basse temperature, quindi mani, piedi, caso, orecchie ma potenzialmente qualsiasi area corporea esposta a basse temperature può essere sede dii Geloni.
Geloni è, quindi un termine popolare ancorché utilizzato anche in ambito medico per indicare una situazione di congelamento che generalmente, se di grado lieve, non comporta problemi con conseguenze se non la necessità di ricorso alle cure del medico e spesso anche del Pronto, Soccorso mentre se in stadio avanzato può portare a serie conseguenze anche permanenti.
Le avvisaglie del congelamento
Probabilmente tutti abbiamo sperimentato i primi sintomi del congelamento soprattutto da bambini o adolescenti ma anche in età adulta: Chi non ha giocato a palle di neve o a fare un pupazzo con la classica carota al posto del naso e il berrettino in capo. Chi facendo questo o in età adulta, rimuovendo la neve dai vetri dell’auto non ha sperimentato la perdita di sensibilità alle mani, il bruciore, il dolore conseguente.
Effettivamente sono proprio questi i primi sintomi di congelamento:
- sensazione di punture di spillo alle mani e alle parti esposte al gelo
- intorpidimento della parte con perdita di sensibilità
- cambiamento di colore della pelle, dapprima rossa poi bianca e infine bluastra
- difficoltà di movimento con rigidità delle articolazioni e incapacità di tenere in mano degli oggetti
- frequenti comparse di vescicole conseguenti al riscaldamento delle parti congelate
Sintomi
I sintomi di un iniziale congelamento sono quelli appena riportati ma occorre precisare che questi sono principalmente i sintomi del principio di congelamento che si possono risolvere con un graduale riscaldamento della parte colpita, ad esempio con l’uso di acqua tiepida, mai calda, in cui immergere, ad esempio, le mani.
A questo primo grado di congelamento segue, al permanere delle condizioni del congelamento, un graduale ma rapido interessamento delle strutture più profonde in cui le lesioni possono arrivare ai nervi, ai muscoli, ai tendini e alle ossa.
Il dolore può essere anche particolarmente intenso e le lesioni cellulari anche irreversibili, tanto che in casi gravi di congelamento si arriva alla necessità di amputazioni per via della morte delle cellule e dei tessuti esposti a congelamento.
Questa condizione espone al rischio di infezioni con la possibilità di diffusione all’intero organismo.
Cause
E’ evidente che la causa del congelamento (O Geloni) sia l’esposizione alle basse temperature ma anche l’esposizione soltanto locale, come il contatto prolungato con il ghiaccio, può essere causa di congelamento.
Il meccanismo del congelamento è una vasocostrizione indotta dalle basse temperature, una risposta dell’organismo a tutela dell’eccessiva dissipazione termica e l’aumento dell’irrorazione dei tessuti di organi vitali.
Il rallentamento della circolazione a queste aree può provocare il congelamento della parte liquida con la formazione di cristalli di ghiaccio.
Le cellule si rompono e nulla più funziona nei tessuti colpiti. La scarsa circolazione porta anche al ridotto apporto di ossigeno e nutrienti ai tessuti che vanno inesorabilmente incontro alla morta tissutale.
Cosa fare in caso di congelamento
Se possibile spostarsi in un luogo caldo, mai assumere alcoolici e fumare, cercare di non camminare o sottoporre a sforzo la parte congelata. Coprirsi con indumenti asciutti e morbidi ed evitare i massaggi. Evitare anche il brusco riscaldamento delle parti.
Recarsi se possibile da un medico o chiamare i soccorsi, non trascurare il congelamento a meno che non sia di lieve ed evidentemente non pericolosa entità.
Ricordarsi che alcune situazioni come l’età avanzata o molto giovane, il Diabete, il Morbo di Reynault, problemi circolatori, possono essere fattori che possono generare più facilmente un congelamento.
In queste situazioni evitare, se possibile, l’esposizione alle basse temperature e non sottovalutare nemmeno i primi sintomi di geloni.