Filippo Taddei: “Mercato del lavoro più veloce dell’economia. Non bisogna dare per scontate le cose che il governo ha fatto altrimenti non si va avanti”. Cominardi (M5S): “Licenziamenti aumentati, i dati vanno saputi leggere”
Nel secondo trimestre del 2016 l’occupazione complessiva “cresce in modo sostenuto rispetto al trimestre precedente”. Lo rileva l’Istat che registra un +0,8%, pari a 189mila persone. Su base annua la crescita complessiva è di 439mila occupati con un significativo aumento degli occupati tra i 15 e i 34 anni. Prof. Filippo Taddei, responsabile economico PD, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano. “I dati mensili sono sempre ballerini, i dati trimestrali come questo sono più significativi. L’aumento dell’occupazione in generale è abbastanza uniforme nel Paese, coinvolge il sud, le donne. Si tratta di 220mila occupati in più. Non sono persone che cambiano il lavoro, sono persone che non avevano un lavoro e adesso ce l’hanno. E’ molto interessante che il nostro mercato del lavoro sia così vitale in un momento in cui la crescita economica ha rallentato. Questo è un dato in controtendenza rispetto al passato. Abbiamo per la prima volta un mercato del lavoro che va più veloce dell’economia”.
“Tra il 2011 e 2014 il Paese ha avuto una crisi senza precedenti che ha visto nel 2015 il suo momento di inversione, non di soluzione, ma è un dato di fatto che nel 2015 è ripartita l’economia. La ripartenza è stata lenta, le imprese hanno ricominciato a fare investimenti nella logistica, nei mezzi di trasporto. Poi hanno ricominciato ad assumere. Questo è il momento per investire sulle persone che hai riportato al lavoro e per consolidare la loro posizione. Non vorrei che a forza di dare per scontate le cose abbiamo fatto non ci si renda conto dei passi avanti e si azzeri ogni volta il contatore. Così facendo non si va avanti. Se vogliamo dividiamoci sulle interpretazioni, ma non sui fatti”.
Sul tema è intervenuto anche il deputato del M5S Claudio Cominardi, membro della Commissione Lavoro della Camera
“Qualora ci fossero dati realmente positivi saremmo tutti pronti a festeggiare. Se teniamo conto che sono aumentati i licenziamenti mi preoccupo, se le assunzioni a tempo interminato diminuiscono mi preoccupo. Le statistiche devono essere lette in maniera corretta. Basta l’emissione di un voucher per considerare un giovane come occupato. Bisogna avere una visione più ampia per creare lavoro. Reddito di cittadinanza? Siamo felici del fatto che adesso almeno se ne parli. Non ci dobbiamo chiedere perché vogliamo fare questa manovra economica, dobbiamo chiederci perché tutta Europa ce l’ha tranne noi. Ne parlano davvero in tutto il mondo. La ragioneria dello Stato e la Commissione bilancio ha certificato la copertura che abbiamo individuato per il reddito di cittadinanza”.