Dieci medaglie d’oro e 17 d’argento al merito della Sanità pubblica. A consegnarle il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, insieme alla ministra della Salute, Beatrice Lorenzin. Tra i premiati: professionisti della salute, esponenti del mondo accademico, associazioni ma anche semplici cittadini distintisi nell’ambito della sanità
Oggi 21 ottobre 2016 il presidente della Repubblica, Sergio Matterella, insieme alla ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, hanno consegnato dieci medaglie d’oro e 17 medaglie d’argento al merito della Sanità pubblica. Tra i premiati: professionisti della salute, esponenti del mondo accademico, corpi dello stato, associazioni ma anche semplici cittadini distintisi nell’ambito della sanità. La medaglia d’oro è arrivata per il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, l’organizzazione Emergency. Con una medaglia alla memoria, è stata premiata la dottoressa Eleonora Cantamessa, ginecologa bergamasca uccisa da un’auto mentre stava prestando soccorso, e la dottoressa Paola Labriola, psichiatra di Bari uccisa con più di cinquanta coltellate nell’esercizio della sua attività professionale da un suo paziente. «Le due medaglie d’oro alla memoria alle dottoresse uccise, sono state molto sentite al ministero della Salute. Siamo rimasti tutti così colpiti da come sono morte, nell’esercizio delle loro funzioni. E poi ogni medaglia ha un suo significato importante. La bandiera dei vigili del fuoco, ad esempio, per il grande lavoro che fanno nelle emergenze. Ma abbiamo voluto premiare anche il merito nella quotidianità, non solo la straordinarietà, quelle persone che nell’arco della loro vita fanno ogni giorno qualcosa per la salute degli altri. È questo il messaggio più bello che possiamo dare», ha spiegato la ministra della Salute, Lorenzin.
Eroi del nostro tempo
«Con la consegna delle benemerenze, si vanno a premiare veri e propri eroi del nostro tempo, persone che hanno compiuto straordinari e generosi atti di coraggio per proteggere e aiutare chi soffre, nonché eminenti studiosi che con il loro costante lavoro e il loro impegno consentono il progresso della conoscenza e della scienza medica. Ancora, volontari, medici, infermieri, semplici cittadini, che hanno deciso di dedicare una parte del loro tempo agli altri, di aiutare i più bisognosi, sia in Italia sia in zone del mondo disagiate o devastate da violente guerre o catastrofici eventi naturali», ha espresso commossa Beatrice Lorenzin.
«Il mio pensiero è rivolto a coloro che, nel dimostrare un alto senso del dovere, un’aderenza strenua a quei principi di fondo che costituiscono l’essenza stessa della professione medica, sono pronti a sacrificarsi anteponendo la vita degli altri alla propria. Ma anche a chi, grazie alla propria attività di ricerca e di studio, contribuisce a determinare un costante progresso nel campo della medicina, permettendo la scoperta di nuove metodiche cliniche o il perfezionamento di quelle già esistenti e l’individuazione di nuovi percorsi di cura nonché una migliore qualità della vita ai pazienti», ha espresso il Presidente della Repubblica Mattarella.