Ieri all’Atlantico di Roma si sono incontrati i leader di Articolo 1-MDP, Sinistra Italiana e Possibile insieme ad altri 1500 delegati nazionali per lanciare la lista che alle prossime elezioni dovrebbe collocarsi a sinistra dl PD.
La “cosa rossa” di cui si è tanto parlato negli ultimi giorni prende il nome di “Liberi e Uguali” e a capitanarla sarà Pietro Grasso, il quale ha finalmente accettato l’investitura a leader della coalizione alternativa a quella in via di definizione attorno al Partito Democratico.
Oltre a Bersani, Speranza, Frantoianni e Civati erano presenti nel palazzetto anche Massimo D’Alema, Nichi Vendola e Stefano Fassina. Sul palco un maxi-schermo a sfondo giallo riportava la scritta “c’è una nuova proposta” affiancata da tre vele di colore giallo, blu e rosso. Dunque non compare la dicitura “sinistra” in quello che dovrebbe essere il nome della coalizione; probabilmente comparirà quello di Grasso.
Il PD mi aveva offerto poltrone sicure
Ed è proprio lui, la nuova guida della coalizione, a sottolineare come dal PD gli avessero offerto “seggi sicuri, mi hanno detto di fermarmi un giro, di fare la riserva della Repubblica. Mi dispiace ma questi calcoli non fanno per me“, perché secondo il Presidente del Senato “serve un’alternativa all’indifferenza e alla rabbia inconcludente dei movimenti di protesta, alle favole bellissime che abbiamo sentito raccontare per decenni. Tocca a noi offrire una nuova casa a chi non si sente rappresentato. Una nuova proposta per il paese. Io ci sono.”
Parole forti che lasciano poco spazio all’interpretazione e alle probabilità che il novo soggetto politico si possa muovere – almeno per i primi passi – su percorsi vicini a quelli del PD.
E in serata è proprio Matteo Renzi a rispondere dagli studi di Che tempo che fa? alle parole di quello che oramai è un suo ex alleato, dichiarando senza mezzi termini che “votare per la cosa rossa, per la sinistra radicale, significa fare un favore a Salvini e Berlusconi”, chiudendo con una stilettata diretta proprio alla leadership di Grasso. “Gli faccio gli auguri” ha detto Renzi, “poi bisogna capire se comanderà lui o D’Alema”.