Sono raggelanti le dichiarazioni del leader della Lega Matteo Salvini, che oggi a Castel Volturno si è espresso sulla vicenda che ha visto il 29 novembre scorso un gruppo di naziskin fare irruzione nella sede dell’associazione Rete Como Senza Frontiere. Il gruppo di neosquadristi ha costretto i membri dell’associazione, in quel momento riuniti in consiglio, ad ascoltare un delirante messaggio contro l’invasione e in difesa della patria, condotto in seno a una retorica spicciola e diretta non molto diversa da quella dell’era fascista.
Perché di un atto fascista si è trattato.
Salvini: “quattro ragazzi che fanno irruzione non sono il problema”
E oggi il massimo esponente della Lega, che ai voti dell’estrema destra a guardato sempre con un certo interesse, sembra fare dietro front rispetto alle sue stesse dichiarazioni di due giorni fa, quando ammetteva che “non è questo il modo di risolvere i problemi”. Oggi, mentre era nel casertano a “caccia di caporali”, ha liquidato la vicenda sostenendo che “il problema vero non sono i quattro ragazzi che hanno fatto irruzione, ma un’immigrazione fuori controllo, voluta da qualcuno, organizzata e alimentata da una certa sinistra che fa favori ai poteri forti e cerca lo scontro sociale”.
Il segretario del Carroccio ne ha neanche per Maroni, suo compagno di partito e reo di aver condannato l’episodio di Como, sostenendo che “Maroni fa bene il presidente della Regione, ma ognuno deve fare il suo mestiere”.
Renzi: “pazzesco”
Pochi minuti dopo, in un intervista a Radio Capital, Matteo Renzi ha bollato le dichiarazioni di Salvini come qualcosa di “pazzesco”. “Io ieri ho solo fatto un appello per invitare tutte le forze politiche a fare una condanna unanime contro persone che negano la Shoah e parlano bene di Hitler” ha detto Renzi “e in risposta Matteo Salvini e Giorgia Meloni attaccano me invece di dire che questi skinhead sono fuori dal mondo, è pazzesco. Come mi ha suggerito Walter Veltroni, il Pd a Como organizzerà il 9 dicembre una manifestazione contro il nazismo“.