Il fumo sarà tassato: la manovra del governo vorrebbe aumentare il costo delle sigarette per donare il ricavato della vendita alla ricerca, #TassaIlFumo.
Il tumore ai polmoni colpisce 34.000 persone ogni anno: ogni ora, 80 persone muoiono per colpa del vizio delle sigarette. Tendenzialmente, questo genere di tumore dovrebbe essere abbastanza raro. Muore chi continua a fumare, muore chi ha smesso troppo tardi e muore anche chi è sottoposto al micidiale fumo passivo, che fa male tanto quanto. Attualmente, è in corso una petizione per supportare la manovra che il governo ha intenzione di fare: #TassaIlFumo. In poche parole, il tabacco verrà sottoposto a una tassazione maggiore e il ricavato della vendita sarà devoluto alla ricerca per il cancro.
In poche parole, cosa vorrebbe fare il governo? Aumentare il prezzo delle sigarette e stanziarlo per i fondi oncologici. Si prevede un ritorno di circa 2.400.000 milioni di euro, che sarà ripartito nei farmaci oncologici innovativi. Inoltre, parte del ricavato sarà dato anche alla ricerca oncologica e alle cure palliative e alla terapia del dolore. In previsione, il governo vuole fare anche una rete nazionale per registrare i tumori. La situazione è ormai fuori controllo: di anno in anno, i tumori ai polmoni sono in aumento ed è giunto il momento di fare qualcosa di concreto per prevenire il vizio del fumo anche fra i più giovani.
Si parla di un aumento abbastanza incisivo, stavolta, e non dei classici 0.10 o 0.20 centesimi. No, l’aumento del prezzo delle sigarette stavolta sarà di ben 0.80 centesimi. Attualmente, in base alla marca, le sigarette non hanno un costo indifferente: si passa da 4.80 fino ai 5.70 euro. Con l’aggiunta di 0.80 centesimi, si scoraggerà l’acquisto, soprattutto tra i giovani. L’idea è probabilmente di arrivare alla tassazione che c’è in Francia: i francesi spendono 10 euro per un singolo pacchetto di sigarette. In Germania, invece, un pacchetto costa 7 euro.