Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha presentato un nuovo piano per rispondere all’emergenza droga. Secondo gli ultimi dati disponibili, in America soltanto nel 2017 l’uso di stupefacenti ha determinato la morte di 64.000 persone. Proprio per questo motivo Trump ha scelto di seguire una linea molto dura contro i trafficanti di droga. Le intenzioni del Presidente sarebbero quelle di fermare quella che da molti è stata definita una vera e propria epidemia da oppiacei.
Per comunicare le nuove misure, Trump annuncerà tutto presso il New Hampshire. La scelta non è stata effettuata a caso, perché proprio il New Hampshire è uno degli Stati in cui si sono registrate più morti dovute al consumo di droga.
Cosa prevedono le misure scelte da Trump
Trump, contro l’emergenza droga in America, avrebbe intenzione di chiedere al Congresso la possibilità di ridurre la quantità minima di droga da considerare per essere arrestati e detenuti in carcere. Una riduzione della quantità minima sarebbe riferibile anche ai farmaci che contengono oppiacei.
Poi avrebbe pensato ad un piano che riguarderebbe anche l’educazione scolastica e che comporterebbe una maggiore diffusione della sensibilizzazione sull’argomento. Inoltre il Presidente USA vorrebbe che venissero messe in atto anche forme di più ampio accesso alla cura e al recupero e vorrebbe incrementare i fondi da destinare alla ricerca. Si pensa alla riduzione del numero di prescrizioni di farmaci oppiacei di almeno un terzo rispetto all’attuale quantità.
Trump ha previsto anche per casi estremi il ricorso alla pena di morte. Quest’ultima verrebbe applicata soltanto se uno spacciatore venisse riconosciuto come responsabile di una grande quantità di morti. Su quest’ultimo punto, però, molti legislatori non sarebbero d’accordo, perché si rischierebbe di andare contro la Costituzione.
Trump si dimostra simpatizzante delle norme filippine
Già precedentemente l’attuale Presidente degli Stati Uniti aveva manifestato le sue idee sulla lotta contro la droga e i trafficanti. In un comizio in Pennsylvania aveva parlato della pena di morte proprio per i trafficanti e aveva dichiarato che, secondo il proprio parere, l’unico modo per risolvere il problema sarebbe stato quello di portare avanti una linea molto dura.
Aveva anche apprezzato le soluzioni adottate dal Presidente filippino Rodrigo Duterte. Quest’ultimo ha disposto l’uccisione in strada degli spacciatori, senza nemmeno l’esecuzione di un processo. Per questo modo di operare le Nazioni Unite lo hanno accusato di violazione dei diritti umani.